Un piano B cerco di averlo sempre irrealizzabile o realizzabile, mi da sicurezza, la sicurezza che cerco sempre, la sicurezza con questo blog, con la mia vita ma soprattutto con me stessa. In questi giorni sto cominciando a creare il mio progetto per cambiare e quindi vi aggiornerò come va quando noterò dei risultati. Il mio piano B sarebbe partire, lasciare tutto e ricominciare, essere una persona diversa. PARTIRE. Sono giovane e ho già tanti, troppi rimorsi… rimorsi su me stessa, su quello che volevo fare e per le occasioni che mi sono lasciata sfuggire, ecco perché devo partire, devo cambiare e non devo far prendere il sopravvento alla mia pigrizia. Non lascerò mai più che la pigrizia si prenda gioco di me cosi…, rimando sempre tutto, finché non arriva il fatidico “è troppo tardi”, vedo ragazze della mia età che hanno già fatto tanto e si sentono realizzate, io in confronto a loro sono io, quella che per la pigrizia e per paura di non piacere si è chiusa nel suo antro. Comunque, a chi voglio dare la colpa alla fine è solo colpa mia. Domani(oggi per voi, articolo scritto domenica) cambia tutto, comincia una nuova settimana e io amo riiniziare. Questa prima settimana di scuola è stata strana in tutti i sensi, è come se volessi qualcosa in più da tutto, mi aspetto l’impossibile e non riesco mai ad arrivarci, ci sono state varie me in questa settimana, ed è uscita la vera me molte più volte di quanto mi aspettassi ma devo di più a me stessa rispetto a questo, sabato però è uscita la me peggiore quella che non avrei mai voluto vedere, quella così arrabbiata che ha uscito, quello che doveva uscire per risultare forte, non mi ricordo niente di quello che ho detto, e mi sono sentita male dopo aver uscito quella frase di poche parole, non riesco ad arrabbiarmi che mi vengono i sensi di colpa. Una cosa l’ho decisa entro settembre 2016 lascerò questa città io non sono fatta per stare qui ho bisogno di una sbandata e quest’anno mi impegnerò a raggiungerla.

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